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giovedì 22 novembre 2018

«Modric non rinnova con il Real: l’Inter ci prova»

Per il Mundo Deportivo la società di Florentino Perez avrebbe già trovato il sostituto: Eriksen del Tottenham

Luka Modric in estate sembrava vicino all'Inter. 

È rimasto al Real Madrid, ma il trasferimento in Italia potrebbe essere soltanto rimandato alla prossima stagione. Il contratto del centrocampista croato, infatti, scade nel 2020 e, secondo la stampa spagnola, il club "blanco" non sembra intenzionato a rinnovarlo, deciso a ringiovanire e a ricostruire un organico che negli ultimi anni ha dominato in Europa. 

Modric, 33 anni, è amato dal pubblico del Bernabeu, è stato eletto miglior giocatore dell'anno dalla Fifa ed è in lizza per il Pallone d'Oro, ma questa stagione al momento non è stata all'altezza delle altre e, secondo il Mundo Deportivo, i rapporti tra Florentino Perez e gli agenti del croato non sono ottimali.

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Inoltre il Real avrebbe già individuato l'erede di Modric: si tratta del 26enne danese del Tottenham, Christian Eriksen, obiettivo di mercato anche del Psg. L'Inter non ha mai perso i contatti con il regista della Croazia e potrebbe tornare alla carica la prossima estate. 

Fonte: http://www.corrieredellosport.it/news/calcio......

lunedì 19 novembre 2018

MotoGP Valencia, pioggia e cadute: trionfa la Ducati di Dovizioso

Rossi a terra sul più bello, k.o. anche Marquez e Vinales: sul podio Rins e Espargaro

Andrea Dovizioso vince il GP della Comunità Valenciana e conquista la quarta vittoria stagionale nell'ultimo round del mondiale 2018. Il forlivese della Ducati ha trionfato al termine di una gara pazza, condizionata dalla pioggia battente e dalle cadute, di cui sono rimasti vittima prima Marquez e Vinales e nel finale anche 

Valentino Rossi, che era in lotta per la vittoria. Sul podio con Dovi la Suzuki di Rins e la KTM di Espargaro.

Foto 17
Un ultimo GP stagionale davvero incredibile quello andato in scena a Valencia. La leggera pioggia che cadeva sul tracciato in partenza si è presto trasformata in un diluvio, che giro dopo giro ha mietuto vittime dando vita a una vera e propria gara a eliminazione. L'asfalto allagato non ha risparmiato nessuno e in molti sono finiti a terra traditi dalla pioggia: Miller, Petrucci, Aleix Espargaro, Luthi, Iannone, e infine anche Marquez e Vinales hanno tutti assaggiato la ghiaia, prima che i commissari decidessero di sventolare le bandiere rosse e interrompere la gara. In quel momento Rossi, Dovizioso e Rins stavano battagliando in testa sotto la pioggia battente.
 

Dopo circa mezzora di pausa si è tornati in pista per un "quick restart", con il terzetto al comando che ha ripreso da dove aveva lasciato, dando spettacolo in vetta nonostante il meteo avverso non abbia dato tregua neanche per un attimo. Alla fine a spuntarla è stato il Dovi, che ha tirato l'allungo decisivo a circa otto giri dalla conclusione. 
Valentino ha provato a restare aggrappato alla Desmosedici, ma a quattro giri dalla bandiera a scacchi è finito a terra anche lui, chiudendo poi 13°. Una bella gara del Dottore, chiusa però ancora nel peggiore dei modi. L'amarezza più grande resta quella delle zero vittorie stagionali, cosa che in 23 anni di carriera gli era accaduta solo ai tempi del biennio Ducati.

Splendido podio per Rins (il terzo nelle ultime quattro gare per lui, quarto consecutivo per la Suzuki) e soprattuto per Pol Espargaro, miglior risultato stagionale in una domenica da sogno per la KTM (che aveva vinto in Moto3 e Moto2 con Oncu e Oliveira). In top 10 anche Nakagami, Zarco, Smith, Bradl e Syahrin.

Discorso a parte per Pedrosa, che ha chiuso 5° portando a termine la sua ultima gara da pilota di MotoGP, lui che l'anno prossimo farà il test rider e lascerà la sella della sua Honda a Jorge Lorenzo (12° al traguardo). Oltre a Dani, è stata una domenica d'addio anche per altri due piloti di lungo corso del Motomondiale: Scott Redding (11°) ha salutato l'Aprilia al termine di un'esperienza a tutti gli effetti fallimentare e l'anno prossimo correrà nel British Superbike Championship, Alvaro Bautista (caduto dopo il restart) invece è pronto a salire in sella alla Panigale V4 per provare a interrompere l'egemonia di Rea nel mondiale Superbike.
 

 

martedì 13 novembre 2018

Ducati-Stoner, amarsi e dirsi addio L’australiano sarà tester Honda?

Divorzio ufficiale dopo tre anni: Casey era «ambasciatore» di Bologna e collaudatore di lusso della Desmosedici. Tokyo lo vuole dietro le quinte con Marquez e Lorenzo

 C’eravamo tanto amati, ma adesso è finita. Casey Stoner e la Ducati hanno divorziato: l’annuncio è arrivato con un comunicato ufficiale della Casa di Borgo Panigale. Stoner — campione del mondo MotoGp nel 2007 con la Rossa (l’unico nella storia della Ducati) e nel 2011 con la Honda — era sotto contratto per aiutare nello sviluppo della Desmosedici GP e della Panigale V4e per svolgere il ruolo di ambasciatore del marchio. 

Casey Stoner nel box Ducati (Lazzari/Getty)«Casey è, e sarà sempre, nel cuore di tutti i Ducatisti, ed è anche a nome loro che desideriamo ringraziarlo per l’importante collaborazione che ci ha offerto in questi tre anni – ha commentato Claudio Domenicali, Amministratore Delegato di Ducati Motor Holding S.p.A —. Le sue indicazioni e i suggerimenti tecnici, insieme al lavoro e al feedback dei piloti ufficiali e di Michele Pirro, hanno contribuito a rendere la Desmosedici GP una delle moto più competitive in assoluto, così come preziosi e utili sono stati i suoi consigli per lo sviluppo dei nostri modelli di serie. Un grazie di cuore e i migliori auguri, da parte di tutta la Ducati e dei suoi tanti tifosi, a Casey e alla sua famiglia per un futuro sereno e felice». 

Stoner parte sua ha aggiunto: «Desidero ringraziare Ducati per gli ottimi ricordi insieme, e soprattutto per il supporto e l’entusiasmo che i ducatisti mi hanno sempre dimostrato, condividendo la mia stessa passione per le moto e per le corse. Non lo dimenticherò mai. Negli ultimi tre anni sono stato molto contento di poter lavorare insieme al test team, agli ingegneri e ai meccanici, con l’obiettivo comune di migliorare la competitività della Desmosedici GP, ed auguro di cuore alla squadra i migliori successi per il futuro».

 Una Honda nel futuro

E adesso? Ad aspettare Stoner c’è la Honda, che lo vorrebbe come tester per la sua RC213V: Se l’australiano accettasse di tornare dove ha corso nel 2011 e 2012 prima di ritirarsi, la Casa di Tokyo ingrandirebbe il suo dream team che, nel box per il biennio 2019-2020, vedrà già il campione del mondo Marc Marquez e Jorge Lorenzo, anch’egli transfuga dalla Ducati. Un’arma che renderebbe la Honda ancora più forte di quanto è già adesso. 

Fonte: https://www.corriere.it/sport/... 

lunedì 5 novembre 2018

Giallo Messi, prima tolto e poi reinserito tra i convocati: Leo viaggia verso l'Inter. Champions League: DECISIONE IMMINENTE!

L'argentino spinge per esserci a San Siro: oggi il test decisivo ma Valverde resta cauto

Ieri l'asterisco vicino al suo nome. Stamani, molto presto, depennato addirittura dalla lista dei convocati. Poi, poco più tardi, ecco il colpo si scena ed eccolo riapparire tra gli eletti per il match contro l'Inter: Messi c'è e viaggia con la squadra a Milano. 

Giallo risolto? Sì, almeno in parte. L'argentino, ora è certo, sarà domani sera a San Siro ma l'ok definitivo dei medici (l'asterisco di domenica si riferiva proprio a quello) non è ancora arrivato: oggi il test decisivo per capire se il recupero dopo l'infortunio (rottura del radio) subito il 20 ottobre contro il Siviglia è definitivamente alle spalle.
Giallo Messi, prima tolto e poi reinserito tra i convocati: Leo viaggia verso l'Inter

Inizialmente la diagnosi era stata di 20 giorni, con il rientro in campo previsto per domenica prossima. In realtà Leo ha ripreso ad allenarsi con la squadra già settimana scorsa, bruciando le tappe: questo non significa che sia pronto per giocare dall'inizio (anche perché Valverde, vista la classifica del Barcellona nel girone di Champions, non vorrebbe prendersi inutili rischi) ma l'argentino sta spingendo per poter dare il suo contributo a San Siro, magari partendo dalla panchina.

Oggi comunque ne sapremo di più: facile infatti immaginare che la conferenza pre-partita del tecnico blaugrana avrà come tema centrale proprio la condizione del numero dieci argentino.

giovedì 9 agosto 2018

Juventus, addio Vinovo: ecco il nuovo Training Center

Quattro campi, 45.000 metri quadri e Media Center di due piani. 

 

In ritardo l'hotel.

Ieri è cominciata la stagione 2018/19 per la Juventus con una grande novità: niente allenamento a Vinovo - che d'ora in poi sarà usato dalle squadra giovanili bianconere - e debutto nel nuovo Training Center. 
L'area, parte del progetto Continassa (cioè il centro sportivo nel suo complesso), misura 45.000 metri quadrati e conta una serie di strutture per squadra, staff tecnico ma anche Media Center di due piani e area hospitality.
Quattro campi collegati tra loro da una piastra che può riscaldare il terreno, in caso di neve, o irrigarlo, a seconda della richiesta di Massimiliano Allegri. 
Le stanze sono hi-tech, ovviamente presenti palestra, piscina con corsia per riabilitazione, sala video, box per la crioterapia oltre a magazzini e uffici per lo staff.
Manca solo l'albergo dove alloggerà la squadra, i lavori sono in ritardo ma presto sarà pronto anche il J Hotel per completare il J Village. 
Fonte: http://www.premiumsporthd.it/serie-a/news/juventus-addio-vinovo-ecco-il-nuovo-training-center-2018_18106.shtml

mercoledì 8 agosto 2018

Dalla Spagna: «Perez si nega: Modric verso la rottura col Real»

Il Real Madrid sbarra la porta di uscita a Luka Modric. Secondo quanto riportato infatti dagli spagnoli de 'LaSextaDeportes' il presidente dei 'blancos' Florentino Perez avrebbe annullato il tanto atteso colloquio richiesto dal centrocampista croato corteggiato dall'Inter, reduce dal secondo posto nella Coppa del Mondo in Russia e dai suoi agenti. 
Il regista, rientrato oggi a Madrid, è atteso domani a Valdebebas per aggregarsi ai compagni agli ordini del nuovo tecnico Lopetegui per riprendere ad allenarsi in vista del derby di Supercoppa Europea contro l'Atletico Madrid in programma alla 'Coq Arena' di Tallin (Estonia) mercoledì 15 agosto (ore 21). 
Lo strappo del massimo dirigente madridista non farà di certo piacere a Modric, che a questo punto potrebbe rompere definitivamente con il Real e chiedere esplicitamente la cessione.

Fonte: http://www.corrieredellosport.it/news/calcio/calcio-mercato/2018/08/07-46147842/dalla_spagna_perez_si_nega_modric_verso_la_rottura_col_real?cookieAccept

giovedì 2 agosto 2018

Diletta Leotta guida la squadra di Dazn.

Presentata la piattaforma streaming del gruppo Perform che da agosto trasmetterà in esclusiva tre partite di Serie A ogni giornata, per un totale di 114 match.
Con la Leotta, reduce dalle fortunate stagioni alla conduzione del programma calcistico dedicato alla serie B sulla piattaforma Sky, saranno presenti i grandi campioni del passato: Sheva, Maldini e Luis Figo.
Diletta Leotta: «Anno entusiasmante con calcio DAZN e lo show su FoxLife»Camicia di seta rosa pesca, gonna chiara sotto il ginocchio con strass e sandali argento, Leotta (l'anno scorso il volto della Serie B su Sky) e' stata protagonista al Garage Italia di Milano del lancio di Dazn, circondata dagli ex campioni, telecronisti e opinionisti che la accompagneranno nell'avventura sul web, da Paolo Maldini ad Andriy Shevchenko, passando per Luis Figo. «e' entusiasmante, sono veramente contenta della squadra di Dazn, e' fortissima. Siamo tutti molto carichi, non vediamo l'ora di cominciare. Spero che il calcio italiano possa tornare in alto, soprattutto che le squadre milanesi possano tornare grandi come ai tempi di Maldini e Sheva», nota, appena rientrata da Catania, una citta' in festa per il ripescaggio in Serie B.  «Era pieno di gente in festa, a Catania c'e' un amore verso la squadra, un attaccamento che in parte sono riuscita ad ereditare - spiega Leotta -. Sono contenta che sia in B, e' un campionato bellissimo e sono felice di continuare a tenerla in casa accanto a me, visto che Dazn la trasmette in esclusiva».
Con Ilaria D'Amico che su Sky si e' spostata dalle trasmissioni legate al campionato a quelle della Champions, non ci sara' il confronto diretto con una veterana del calcio in tv. «Non esiste rivalita' nel nostro settore, siamo colleghe, e nella mia squadra ci sono altre donne, come Giulia Mizzoni che e' bravissima e molto competente», taglia corto Diletta Leotta, che l'anno scorso e' stata ospite a San Remo e in autunno sara' in onda anche su Fox Life alla guida del dating show 'Contadino cerca moglie'.
«Il calcio e' la mia passione sin da quando ero piccola, mentre l'intrattenimento e' proprio una parte di me, mi piace e sto toccando con mano grazie al 'Contadino cerca moglie' - racconta -. Mi rendo conto che mi piace un modo nuovo di comunicare, presentare, e condurre, che arricchisce il mio background dopo tanta gavetta, fra ore di diretta e radio. Cambiare sempre registro e' ciò che mi piace di più, perché non si sta mai sereni, sempre attenti a fare tutto al 100%». I rumor parlano anche di un terzo progetto segreto, forse le Iene. «Non ne so nulla - risponde sorridendo la siciliana -. I miei progetti per quest'anno sono solo Dazn e il 'Contadino cerca moglie'».

Fonte:  https://www.digital-news.it/news/dazn/44964/diletta-leotta-anno-entusiasmante-con-calcio-dazn-e-lo-show-su-foxlife

MotoGP, Marquez: "Possiamo ancora migliorare, ma occhio alle Yamaha"

Conferenza stampa di presentazione per il Gran Premio della Repubblica Ceca a Brno, che in questo fine settimana vedrà tornare protagonista la MotoGP dopo la pausa estiva. Marc Marquez, in testa al Mondiale, suona la carica: "Possiamo ancora migliorare, ma occhio alle Yamaha". Valentino Rossi lo insegue: "Stiamo capendo il modo per andare più veloce". Tutti d'accordo sulla pausa estiva troppo breve.
Marc Marquez (Repsol Honda)
“Inizio eccellente di stagione? La pausa estiva è stata bella, un momento per divertirmi e per analizzare questa prima parte di stagione. Abbiamo sicuramente commesso anche qualche errore, possiamo migliorare. Ora dobbiamo ritrovare la stessa mentalità della prima parte di stagione, è il momento di tornare in sella e ritrovare le sensazioni e gli stessi risultati. 
Valentino e Maverick i più pericolosi? Sì, per questo è positivo ricominciare con un vantaggio di 46 punti su Rossi, ma ci sono ancora dieci gare e la stagione è lunghissima. I piloti Yamaha migliorano gara dopo gara, se sono secondi e terzi significa che sono molto forti e dobbiamo restare concentrati. Cento gran premi in MotoGp? Il tempo vola, bisogna godersi tutti i bei momenti e cerco di andare sempre al massimo.
 
 Valentino Rossi (Movistar Yamaha)
“La prima parte di stagione si può definire positiva, salire cinque volte sul podio in nove gare non è male, così come il secondo posto nel Mondiale che è positivo. Il problema è che non sono stato abbastanza forte nella prima parte della stagione per cercare di vincere. Dobbiamo lavorare, da dire che piano piano siamo riusciti a migliorare il bilanciamento della moto ma dobbiamo capire il modo per andare più veloce. Lunedì ci saranno dei nuovi test, ma avremo bisogno ancora di tempo. Pensiamo prima a questo fine settimana che è molto importante. Fabio Quartararo in Yamaha? Non ne so molto, forse ci sarà una moto che si giocheranno Alvaro Bautista e Quartararo, che è un bel talento ma non ha esperienza come Alvaro. Vacanze più corte? Il calendario è bello, c'è sempre una pausa di una settimana tra un gran premio e l'altro ma una settimana in più di pausa in estate bisognerebbe averla. Quale delle vecchie piste mi manca? Forse Donington che aveva un tracciato meraviglioso. Mi piacerebbe provare Spa in Belgio ma forse per la MotoGp è pericolosa e la proverò con la macchina”.
 
Fonte: http://www.sportmediaset.mediaset.it/motogp/motogp/motogp-marquez-possiamo-ancora-migliorare-ma-occhio-alle-yamaha-_1229173-201802a.shtml

Moto2, svelata la MV Agusta Prime immagini del prototipo che debutterà l'anno prossimo

La MV Agusta ha svelato il prototipo di quella che sarà l'arma del suo ritorno nel Motomondiale dopo 42 anni di assenza. La F2 debutterà il prossimo anno nel campionato della Moto2, portata in pista dal team Forward Racing. Come per tutte le altre moto della cateogira, sarà equipaggiata con il nuovo tre cilindri Triumph.

Fonte:  http://www.sportmediaset.mediaset.it/motogp/moto2/moto2-svelata-la-mv-agusta_1228682-201802a.shtml

Bayern Monaco, Rummenigge blinda Lewandowski: "Non lo vendiamo, neanche per 150 milioni"

l Bayern Monaco non ha alcuna intenzione di cedere Robert Lewandowski. Rummenigge, ds dei bavaresi, ha blindato il polacco: “Siamo soddisfatti di lui, e nel suo ruolo ci sono solo pochi giocatori comparabili. Non vogliamo venderlo e non importa se qualcuno mette 100 milioni o 150 milioni di euro sul tavolo”. Parole che contrastano con la volontà dell’attaccante che ha più volte manifestato la voglia di cambiare aria.
Lewandowski, che da quattro stagioni veste la casacca del Bayern Monaco, è corteggiato sia dal Real Madrid che dal Chelsea. In particolare i Blancos lo vorrebbero ingaggiare per dimenticare l’addio di Cristiano Ronaldo passato alla Juventus.
 I tedeschi al momento fanno muro e non pensano minimamente di cederlo. Nei giorni scorsi anche Kovac, tecnico dei bavaresi, ha bloccato la partenza del polacco usando i toni duri: “Robert non se ne andrà. Posso dire con sicurezza che non lo vogliamo vendere. Certamente lui sta lavorando per andarsene da qui e giocare in un'altra squadra, ma una cosa è quello che vorrebbe lui, altra è quello che vogliamo noi. E siamo noi che decidiamo. Ha un contratto e lo onorerà per più tempo possibile”.

Fonte: http://www.sportmediaset.mediaset.it/mercato/bayern-monaco-rummenigge-blinda-lewandowski-non-lo-vendiamo-neanche-per-150-milioni-_1229084-201802a.shtml

venerdì 29 giugno 2018

Milan: riprende la trattativa tra Li e Commisso, atteso a giorni in Italia.

Torna uno spiraglio di luce sul futuro del Milan, inteso come società. Dopo l'improvvisa frenata di martedì sera nella trattativa per la cessione a Rocco Commisso, le parti sembrano essersi riavvicinate. L'imprenditore italo-americano è tornato a trattare con Yonghong Li, per strappargli quel "sì" che sancirebbe il cambio di proprietà. L'offerta del patron dei Cosmos è ormai definitiva: Commisso ha messo sul tavolo i 32 milioni di euro di aumento di capitale da rimborsare a Elliott, la copertura del debito con il fondo Singer (380 milioni interessi compresi) e 150 milioni da utilizzare per l'attività del club. A Li verrebbe lasciata una quota di minoranza del 30% e la gestine del marchio Milan in Cina.
Ora la palla passa a Li. Considerato il momento dei rossoneri, esclusi dall'Europa, con un notevole danno di immagine e con un bilancio non certo positivo anche a livello economico, rifiutare andrebbe ogni logica, anche se i continui colpi di scena e ribaltamenti delle ultime giornate hanno dimostrato il contrario. Ma sembra essere ottimismo per l'atteso arrivo del lieto fine.

La realtà è che Commisso attende una risposta in tempi brevi e sarebbe pronto a volare immediatamente a Milano per mettere nero su bianco. Addirittura si parla del suo arrivo per lunedì 2 luglio, con tanto di conferenza stampa e prime dichiarazioni "italiane" (anche se dopo nostre verifiche, non risulta un arrivo imminente). Il perché di questa "fretta" si legge anche nella possibilità di presentarsi personalmente davanti al Tas di Losanna (l'eventuale udienza è prevista entro il 19 luglio) per cercare di ribaltare una sentenza sportiva che però sembra ormai essere definitiva e con ben poche possibilità di essere ribaltata.

Fonte: http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/milan/milan-riprende-la-trattativa-tra-li-e-commisso-atteso-a-giorni-in-italia_1222556-201802a.shtml

domenica 25 febbraio 2018

Fitta nevicata a Torino, rinviata Juventus-Atalanta

Juventus-Atalanta, in programma domenica alle 18 all'Allianz Stadium, è stata rinviata a data da destinarsi a causa di una fitta nevicata
Dalle 17.00 la neve è caduta incessantemente sul terreno di gioco. Le squadre sono ugualmente uscite sul campo per il riscaldamento, ma alle 18.00 il sopralluogo dell'arbitro Mariani con i capitani Buffon e Toloi ha dato esito negativo: quasi 5 i centimetri di neve, con il pallone che faticava a rotolare.
Niente da fare, impossibile giocare. Juve e Atalanta si sono per così dire riscaldate sull'innevato terreno di gioco dello Stadium, ma alle 18 dopo il sopralluogo dell'arbitro Mariani, accompagnato da Buffon e Toloi, è arrivata la decisione che ha scontentato gli infreddoliti ma stoici tifosi sugli spalti: Juve-Atalanta rinviata a data da destinarsi.
Durante l'avvicinamento al match il dg della Juventus Marotta aveva spiegato: "Siamo disponibili a giocare, l'importante è che sia salvaguardata l'incolumità dei giocatori". In un primo momento era spuntata l'ipotesi di ritardare l'inizio della partita di un'ora, ma le condizioni meteo - prevista ancora neve fino a tarda sera e temperature molte fredde - hanno portato alla decisione di un rinvio. Per il recupero si ipotizza la data del 14 marzo.
Juventus e Atalanta si ritroveranno avversarie comunque mercoledì prossimo, sempre all'Allianz Stadium, per la semifinale di ritorno di Coppa Italia. 
La partita è in programma alle 17.30 e non è prevista altra neve nei prossimi giorni a Torino, dove però le temperature minime dovrebbero scendere a -8/-10 anche in pianura.  

Fonte: "http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/atalanta/fitta-nevicata-a-torino-rinviata-juventus-atalanta_1199582-201802a.shtml"

L'ultimo giorno la lezione di storia la firma Marit, la Regina delle nevi

Intanto, grazie. Cara Marit Bjoergen, con la faccia da montanara dura, tutta muscoli, nervi e ossa, senza un filo di grasso, senza un alito di fiato sprecato, sempre essenziale e ordinata e precisa e sincronizzata nei movimenti, che sia in salita, in discesa, nelle curve a gomito prima di una rampa, allo sprint o sotto la neve. 
Grazie a nome di chi, nell’Olimpo degli immortali dello sport, da sua maestà il 36enne Roger Federer, in giù, in tutti i campi della vita, è convinto che l’età sia un numero importante e significativo, da interpretare però soggettivamente, non un marchio, non una condanna, non un privilegio, ma un riassunto di quel che sei stato e di quello che sei. Altrimenti, perché, davanti a quel zampillare continuo e quasi offensivo di energie ed entusiasmi giovanili, alla fine, sul gradino più alto del podio ci sale ancora una volta la signora di ferro che il 21 marzo compie 38 anni?
Grazie anche a nome dello sport. 
Perché 8 ori, 4 argenti e 3 bronzi, sono un doppio record di atleta più vincente della storia alle Olimpiadi invernali. L’aggancio aureo alle leggende, peraltro due connazionali norvegesi, il biathleta Ole Einar Bjorndalen e il fondista Bjorn Daehlie, e il primato assoluto di medaglie, 15, come nessuno mai. Seconda nella storia delle Olimpiadi tutte, dietro la ginnasta sovietica Larisa Latynina con 18 medaglie.
Grazie, perché tutto questo non avviene in una garetta qualsiasi, giusto per ravvivare il pallottoliere degli statistici, ma è il premio della 30 km mass start, la maratona delle nevi, la gara più dura del durissimo fondo, che chiude virtualmente l’Olimpiade invernale. Come la maratona per quella estiva. Grazie, perché così la Norvegia, un Paese di appena 5.2 milioni di abitanti, vince il medagliere olimpico - battendo con 39 medaglie totali il record degli Stati Uniti di 37 a Vancouver 2010 - superando a PyeongChang di 8 medaglie la Germania (82.67 milioni di abitanti e un potere economico sicuramente superiore agli scandinavi), con la quale divide il numero degli ori, 14, e diventando la nazione regina dei Giochi invernali con più medaglie di tutti, 330 (davanti agli Usa con 281!), dal via delle Olimpiadi della neve del 1924.

Il dettaglio dell’epopea Bjorgen è impressionante.
  • ORI, Vancouver 2010: Inseguimento, Sprint, Team Sprint; Sochi 2014: Inseguimento, 30km, Team Sprint; PyeongChang 2018: 30km, Staffetta.
  • ARGENTI, Salt Lake City 2002: Staffetta; Torino 2006: 10km; Vancouver 2010: 30km; PyeongChang 2018: Inseguimento.
  • BRONZI, Vancouver 2010: 10km; PyeongChang 2018: 10km, Team Sprint.
Il valore della sua ultima impresa andrebbe spiegato con le espressioni devastate delle rivali, quando “La signora di ferro” ha imposto un ritmo indiavolato, al quale nessuno ha saputo resistere. Concludendo con quasi due minuti di vantaggio sulla finlandese Krista Pärmäkoski, con la svedese Stina Nilsson bronzo. “È stato un giorno fantastico. I miei sci erano molto buoni, gli ultimi 100 metri sono stati speciali, mentre ho finalmente capito che avevo vinto l’oro individuale ai Giochi, dopo la staffetta. Non avete idea quante emozioni e quanti pensieri mi sono venuti nella testa nel finale. Sono partita dall’Olimpiade di Salt Lake nel 2002, e sono ancora lì, che mi guardo indietro, dopo sette chilometri e mezzo di gara, vedo dietro di me due-tre ragazze e cerco di spingere ancora. Dopo la discesa più lunga, avevo cinque secondi di vantaggio, dopo la saluta, ne avevo dieci, e sapevo che dovevo aumentare ancora, e poi ne ho avuto venti e poi trenta, e ho capito che sarebbe stato il mio giorno. Ma dovevo sciare bene e ho tenuto il vantaggio. Col mio corpo che mi dava le risposte giuste”.

Fonte: "https://www.msn.com/it-it/notizie/mondo/lultimo-giorno-la-lezione-di-storia-la-firma-marit-la-regina-delle-nevi/ar-BBJzgnM?MSCC=1519579022&ocid=spartandhp"

lunedì 29 gennaio 2018

Figc: nessun accordo per la presidenza, giovedì la Giunta Coni per la nomina del commissario

Dopo quattro votazioni, salta tutto. Niente intesa dell'ultima ora Gravina-Sibilia. 

Le parole, le curiosità e i fatti della giornata.

Non c'è il presidente della Figc. Ci sarà il commissario della Figc. La giornata di elezioni a Roma si chiude senza che uno dei tre candidati (Sibilia, Gravina e Tommasi) abbia ottenuto la maggioranza. Così resta la necessità che la Federcalcio venga commissariata. In tempi brevi. L'ultimo sussulto di far eleggere Gravina (proposta di Sibilia) è saltato. Giovedì si riunirà il Coni per nominare il commissario.

LA SINTESI DELLA GIORNATA

Dodici ore. Tanto è durata la giornata della "non elezione" del presidente della Federcalcio. Quattro votazioni per sancire il disaccordo totale, coi tre candidati (Sibilia, Gravina e Tommasi) impegnati a trovare un'intesa e al contempo a non trovarla. "Una buffonata", il commento finale del sempre colorito Ferrero (presidente della Samp). "Una perdita di tempo", le parole di De Laurentiis.
C'è stato un po' di tutto. Dopo la prima votazione, Tommasi (Aic) ha incontrato i suoi due rivali: "Per una convergenza su un programma e con la condizione che il presidente dovevo essere io". Risposta? "Non ho ricevuto risposta".
Dopo tre votazioni, la proposta -a sorpresa- di Sibilia: "Votiamo Gravina presidente.". La replica di Gravina al telefono: "Non posso accettare". Più tardi ha spiegato: "Era una proposta inaccettabile. La proposta di una poltrona: volgare".
Giancarlo Abete, alla fine della giornata, da ex presidente della Federcalcio: "Oggi per chi ama questo sport c'è solo da piangere".
Il finale è scritto: non c'è un presidente, non ci sono altre elezioni all'orizzonte. La Federcalcio sarà retta da un commissario che il Coni, provvederà a nominare nella riunione di giovedì. Si parla di Giovanni Malagò, numero uno del Coni, ma lo stesso Malagò è impegnato agli imminenti Giochi olimpici invernali. Potrebbe toccare al segretario del Coni, Roberto Fabbricini.
Per la storia della Figc, questo sarà il settimo commissariamento. Il primo nel 1958, dopo l'eliminazione dai Mondiali di Svezia (Bruno Zauli commissario). La seconda nel 1986, dopo il flop del mondiale in Messico, arrivò Franco Carraro. La terza, breve, nel '96 dopo il ko nell'Europeo in Inghilterra, con Raffaele Pagnozzi. Quindi nel 2000 quando toccò a Gianni Petrucci, presidente del Coni. Nel 2006 in piena Calciopoli, Guido Rossi. Infine, sempre nel 2006, Luca Pancalli.

LA GIORNATA ORA PER ORA

GIOVEDI' LA GIUNTA CONI PER IL COMMISSARIO

E' stata convocata per giovedì alle 15 la riunione della Giunta esecutiva del Coni che dovrebbe sancire l'arrivo del commissario in Federcalcio.

QUARTA VOTAZIONE E COMMISSARIO

Siamo così all'epilogo della giornata elettorale, con la quarta votazione per sancire che la Federcalcio non ha trovato un presidente. L'esito, scontato: 59 per cento schede bianche (Aic e Dilettanti), 38 per cento Gravina. (Lega Pro). Mentre al Coni parte la macchina per decidere, entro mercoledì sera, chi sarà il commissario della Figc. Spunta già il nome di Giovanni Malagò, che è il numero uno del Coni. Potrebbe anche essere il segretario del Coni, Roberto Fabbricini. Il commissariamento avrà la durata minima di 90 giorni.

GRAVINA: "IO PRESIDENTE? INACCETABILE"

"Non stiamo a parlare di proposte di accordo, che definisco volgare: non potevo accettare la presidenza, a dispetto di un progetto, di una squadra, di un pacchetto di voti che va oltre la Lega Pro": lo ha detto Gabriele Gravina, dopo il passaggio a vuoto dell'assemblea Figc. "Non è la sconfitta del calcio italiano, ma la certificazione della sconfitta di una classe dirigente".

SIBILIA: "VOLEVAMO VOTARE GRAVINA, MA..."

A sorpresa, la dichiarazione di voto di Sibilia arrivata dopo l'annuncio della scelta sulla scheda bianca. "Dopo tre votazioni e pur avendo sempre avuto la maggioranza relativa, noi della Lega Dilettanti avevamo deciso di far convergere i nostri voti su Gravina. Ho atteso che la nostra proposta ottenesse il via libera, ma non sono arrivati riscontri, a parte una telefonata di Gravina che mi ha fatto sapere di non accettare la nostra idea. Così, per il bene del calcio italiano, abbiamo scelto di votare scheda bianca".

SI ALLUNGA L'OMBRA DEL COMMISSARIO

Dopo tre votazioni senza esito, alle 17,30 l'assemblea della Federcalcio era prevista la quarta votazione, ovvero il ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto la maggioranza dei voti, Sibilia e Gravina. Tommasi è di fatto fuori dalla corsa per la presidenza, ma la sua posizione è decisiva per l'esito finale. La scelta di Tommasi e dell'Aic è di votare scheda bianca, scelta che avrebbe portato a un'altra non elezione. Il che significa che la Figc sarà commissariata. A quel punto, Sibilia e Gravina hanno chiesto lo stop dell'assemblea, si sono incontrati per capire i margini di un accordo per scongiurare l'ipotesi-commissario. E' intervenuto poi Sibilia: "Non c'è alcuna convergenza per una ipotesi si accordo e dunque chiedo ai delegati della Lega Dilettanti di votare scheda bianca".

TRE VOTAZIONI: NESSUN ELETTO

Chiusi gli interventi, l'assemblea elettiva della Figc è ora chiamata alle urne.
Al via la prima votazione per la nomina del presidente federale (tre i candidai in corsa, Gabriele Gravina, Cosimo Sibilia e Damiano Tommasi): per essere eletti al turno inaugurale occorre il 75% dei voti spettanti ai delegati presenti. E l'esito della votazione, com'era scontato, è stato negativo: nessuno dei tre candidati ha raggiunto il quorum previsto. Per la precisione: Sibilia 39 per cento, Gravina 37 per cento e Tommasi 22 per cento.
Poi la seconda votazione, serve la maggioranza del 66,6 per cento. Ma anche in tal caso nessuno dei tre candidati ha raggiunto la quota elettiva. Per la precisione: Sibilia è salito al 40 per cento, Gravina è sceso al 36 e Tommasi è rimasto col suo 22 per cento. Dunque si procede con la terza votazione, nella quale il quorum è fissato al 50 per cento più un voto.
E nemmeno la terza votazione ha dato esito positivo. Sibilia 39 per cento, Gravina 38 per cento, Tommasi 20 per cento. Dunque si va alla quarta votazione, o meglio il ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto la quota maggiore dei voti, ovvero Sibilia e Gravina. Tommasi è fuori dai giochi, ma sarà lui a determinare chi fra i due candidati sarà eletto, oppure se la Federcalcio non trovando un presidente sarà commissariata.

ULIVIERI (ALLENATORI): "VOTEREMO GRAVINA"

"Noi allenatori voteremo da subito il candidato Gabriele Gravina. Con lui e con Damiano Tommasi abbiamo programmi vicini e compatibili". Lo ha detto il presidente dell'Aiac, Renzo Ulivieri, nel suo intervento all'assemblea elettiva della Figc. Poco prima dell'inizio dei lavori, Ulivieri aveva detto: "Gravina o Tommasi? Io sono in mezzo a tutti e due. Vorrei trovare la strada per vincere. Nel confronto con le società di A e B che hanno indicato Gravina se noi ci mettiamo tutti insieme si vince. Potremmo sprecare questa occasione ed io non vorrei perché è un film che ho già visto con Albertini".

NICCHI (ARBITRI): "BENE GRAVINA, MENO SIBILIA"

"Peccato che i candidati non siano riusciti a trovare un punto di sintesi per fare fronte al grave momento che sta attraversando il nostro calcio. Mi sono un po' pentito di non essermi candidato alla presidenza federale perché la mia associazione avrebbe potuto dare molto anche a quel livello". Così il presidente dell'Aia, Marcello Nicchi, nel suo intervento all'assemblea elettiva della Figc. Nella 'dichiarazione' non esplicita di voto Nicchi si è rivolto ai tre candidati: prima a Tommasi ha detto che "non bisogna chiudersi nel mondo delle componenti tecniche". A Sibilia invece ha rimproverato di non averlo mai chiamato "spero non sia perché l'Aia pesa poco", mentre ha ringraziato Gravina "che ha messo in evidenza i nostri problemi che si possono risolvere in fretta".

TOMMASI (CALCIATORI): "CORRO PER LA PRESIDENZA"

"Siamo ai nastri di partenza e non stiamo trattando. Ci sono tre candidati, poi parleranno le urne. Sulla carta nessuno ha il 51%, vediamo quali saranno le possibili soluzioni. Io non sto facendo calcoli, a me interessa cosa deve fare la federazione. Dobbiamo capire che questo è un momento storico particolare, siamo qui per la mancata qualificazione al Mondiale e dobbiamo dare una risposta adeguata". Così il candidato presidente della Figc, Damiano Tommasi. "Io ago della bilancia? Io voglio fare il presidente ed i calciatori mi hanno candidato perché credono che un cambiamento sia possibile, soprattutto culturale".

GRAVINA (LEGA PRO): "BISOGNA CAMBIARE MARCIA"

"Oggi dobbiamo cambiare marcia per uscire dal pantano. Serve un'accelerata decisa. Bisogna costruire una casa federale più forte e più stabile. Serve l'entusiasmo di un ragazzino e l'esperienza di un adulto. Ciò che può rafforzarci è un'ottica di sistema". Così il candidato alla presidenza della Figc, Gabriele Gravina, presidente Lega Pro. "Io - aggiunge - con la maglia della condivisione voglio giocare la partita del futuro, con coraggio e spirito di innovazione". Infine Gravina cita Ezra Pound: "Se un uomo non è disposto a lottare per le sue idee o le sue idee non valgono nulla o non vale a nulla lui". "Io - conclude - sono pronto a farle crescere insieme a voi per un mondo che, a prescindere da come andrà oggi, continuerò a servire".

SIBILIA (DILETTANTI): "IO SONO LA VERA NOVITA'"

"In questo tavolo sono io il più nuovo in assoluto. Io non sono il 'candidato di' ma il candidato della Lnd che me lo ha chiesto all'unanimità". Lo dice il candidato alla presidenza Figc, Cosimo Sibilia. "Quando si danno patenti di innovatore bisogna stare attenti", dice ancora prima di attaccare direttamente Renzo Ulivieri, numero uno degli allenatori. "Renzo - dice Sibilia - lei patenti di coerenza non le puo' dare". Poi ha aggiunto: "Qualcuno mi aveva additato come il cavallo di troia del presidente del Coni. Confermo l'amicizia e la vicinanza ma ho sempre difeso la Figc anche contro il Coni e rivendico questa posizione. All'Assocalciatori voglio dire che, se dovessi essere eletto presidente, reputo opportuno che il Club Italia venga dato ad un ex calciatore, uno della materia".

TAVECCHIO: "RIVENDICO LA MIA GESTIONE"

"Riecheggia da tempo un sonoro e fastidioso comportamento, secondo cui la Lega di Serie A rappresenta la peggior mala gestio del Paese. Non è così. Anche sotto la gestione commissariale, la mia che si conclude oggi, si sono raggiunti ragguardevoli risultati". E' un nuovo sfogo l'intervento di Carlo Tavecchio, presidente dimissionario della Figc, in apertura dell'assemblea elettiva che dovrà scegliere la nuova guida. Tavecchio ha rivendicato tutto quanto fatto nell'arco del suo lavoro in federazione: "La serie A saprà cogliere prima dei tempi i comportamenti per stare nel posto che merita, seduta qui - ha detto non nascondendo un po' di commozione - sono cresciuti gli spettatori, raddoppiati gli introiti per i diritti tv".

AL VIA L'ASSEMBLEA ELETTIVA

E' cominciata l'assemblea elettiva della Figc. Alla prima votazione è richiesto il 75% delle preferenze, il 66% alla seconda e 50 più uno alla terza. L'assemblea presieduta da Pasquale De Lise si compone di 275 delegati, al momento accreditati 267 pari a 498 voti, in rappresentanza delle diverse componenti (Lega Serie A, Lega B, Lega Pro, Lega Dilettanti, atleti, tecnici, arbitri). E dalle prime dichiarazioni di voto, la nomina di Gabriele Gravina appare la probabile soluzione già alla prima tornata di votazioni.

Fonte: "http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/calcio/figc-nessun-accordo-per-la-presidenza-giovedi-la-giunta-coni-per-la-nomina-del-commissario_1194469-201802a.shtml"