ilcalcioelosportdiunavolta: novembre 2018

Cerca nel blog

giovedì 22 novembre 2018

«Modric non rinnova con il Real: l’Inter ci prova»

Per il Mundo Deportivo la società di Florentino Perez avrebbe già trovato il sostituto: Eriksen del Tottenham

Luka Modric in estate sembrava vicino all'Inter. 

È rimasto al Real Madrid, ma il trasferimento in Italia potrebbe essere soltanto rimandato alla prossima stagione. Il contratto del centrocampista croato, infatti, scade nel 2020 e, secondo la stampa spagnola, il club "blanco" non sembra intenzionato a rinnovarlo, deciso a ringiovanire e a ricostruire un organico che negli ultimi anni ha dominato in Europa. 

Modric, 33 anni, è amato dal pubblico del Bernabeu, è stato eletto miglior giocatore dell'anno dalla Fifa ed è in lizza per il Pallone d'Oro, ma questa stagione al momento non è stata all'altezza delle altre e, secondo il Mundo Deportivo, i rapporti tra Florentino Perez e gli agenti del croato non sono ottimali.

Settimana del Black Friday 2018!! Sconti incredibili! 

Inoltre il Real avrebbe già individuato l'erede di Modric: si tratta del 26enne danese del Tottenham, Christian Eriksen, obiettivo di mercato anche del Psg. L'Inter non ha mai perso i contatti con il regista della Croazia e potrebbe tornare alla carica la prossima estate. 

Fonte: http://www.corrieredellosport.it/news/calcio......

lunedì 19 novembre 2018

MotoGP Valencia, pioggia e cadute: trionfa la Ducati di Dovizioso

Rossi a terra sul più bello, k.o. anche Marquez e Vinales: sul podio Rins e Espargaro

Andrea Dovizioso vince il GP della Comunità Valenciana e conquista la quarta vittoria stagionale nell'ultimo round del mondiale 2018. Il forlivese della Ducati ha trionfato al termine di una gara pazza, condizionata dalla pioggia battente e dalle cadute, di cui sono rimasti vittima prima Marquez e Vinales e nel finale anche 

Valentino Rossi, che era in lotta per la vittoria. Sul podio con Dovi la Suzuki di Rins e la KTM di Espargaro.

Foto 17
Un ultimo GP stagionale davvero incredibile quello andato in scena a Valencia. La leggera pioggia che cadeva sul tracciato in partenza si è presto trasformata in un diluvio, che giro dopo giro ha mietuto vittime dando vita a una vera e propria gara a eliminazione. L'asfalto allagato non ha risparmiato nessuno e in molti sono finiti a terra traditi dalla pioggia: Miller, Petrucci, Aleix Espargaro, Luthi, Iannone, e infine anche Marquez e Vinales hanno tutti assaggiato la ghiaia, prima che i commissari decidessero di sventolare le bandiere rosse e interrompere la gara. In quel momento Rossi, Dovizioso e Rins stavano battagliando in testa sotto la pioggia battente.
 

Dopo circa mezzora di pausa si è tornati in pista per un "quick restart", con il terzetto al comando che ha ripreso da dove aveva lasciato, dando spettacolo in vetta nonostante il meteo avverso non abbia dato tregua neanche per un attimo. Alla fine a spuntarla è stato il Dovi, che ha tirato l'allungo decisivo a circa otto giri dalla conclusione. 
Valentino ha provato a restare aggrappato alla Desmosedici, ma a quattro giri dalla bandiera a scacchi è finito a terra anche lui, chiudendo poi 13°. Una bella gara del Dottore, chiusa però ancora nel peggiore dei modi. L'amarezza più grande resta quella delle zero vittorie stagionali, cosa che in 23 anni di carriera gli era accaduta solo ai tempi del biennio Ducati.

Splendido podio per Rins (il terzo nelle ultime quattro gare per lui, quarto consecutivo per la Suzuki) e soprattuto per Pol Espargaro, miglior risultato stagionale in una domenica da sogno per la KTM (che aveva vinto in Moto3 e Moto2 con Oncu e Oliveira). In top 10 anche Nakagami, Zarco, Smith, Bradl e Syahrin.

Discorso a parte per Pedrosa, che ha chiuso 5° portando a termine la sua ultima gara da pilota di MotoGP, lui che l'anno prossimo farà il test rider e lascerà la sella della sua Honda a Jorge Lorenzo (12° al traguardo). Oltre a Dani, è stata una domenica d'addio anche per altri due piloti di lungo corso del Motomondiale: Scott Redding (11°) ha salutato l'Aprilia al termine di un'esperienza a tutti gli effetti fallimentare e l'anno prossimo correrà nel British Superbike Championship, Alvaro Bautista (caduto dopo il restart) invece è pronto a salire in sella alla Panigale V4 per provare a interrompere l'egemonia di Rea nel mondiale Superbike.
 

 

martedì 13 novembre 2018

Ducati-Stoner, amarsi e dirsi addio L’australiano sarà tester Honda?

Divorzio ufficiale dopo tre anni: Casey era «ambasciatore» di Bologna e collaudatore di lusso della Desmosedici. Tokyo lo vuole dietro le quinte con Marquez e Lorenzo

 C’eravamo tanto amati, ma adesso è finita. Casey Stoner e la Ducati hanno divorziato: l’annuncio è arrivato con un comunicato ufficiale della Casa di Borgo Panigale. Stoner — campione del mondo MotoGp nel 2007 con la Rossa (l’unico nella storia della Ducati) e nel 2011 con la Honda — era sotto contratto per aiutare nello sviluppo della Desmosedici GP e della Panigale V4e per svolgere il ruolo di ambasciatore del marchio. 

Casey Stoner nel box Ducati (Lazzari/Getty)«Casey è, e sarà sempre, nel cuore di tutti i Ducatisti, ed è anche a nome loro che desideriamo ringraziarlo per l’importante collaborazione che ci ha offerto in questi tre anni – ha commentato Claudio Domenicali, Amministratore Delegato di Ducati Motor Holding S.p.A —. Le sue indicazioni e i suggerimenti tecnici, insieme al lavoro e al feedback dei piloti ufficiali e di Michele Pirro, hanno contribuito a rendere la Desmosedici GP una delle moto più competitive in assoluto, così come preziosi e utili sono stati i suoi consigli per lo sviluppo dei nostri modelli di serie. Un grazie di cuore e i migliori auguri, da parte di tutta la Ducati e dei suoi tanti tifosi, a Casey e alla sua famiglia per un futuro sereno e felice». 

Stoner parte sua ha aggiunto: «Desidero ringraziare Ducati per gli ottimi ricordi insieme, e soprattutto per il supporto e l’entusiasmo che i ducatisti mi hanno sempre dimostrato, condividendo la mia stessa passione per le moto e per le corse. Non lo dimenticherò mai. Negli ultimi tre anni sono stato molto contento di poter lavorare insieme al test team, agli ingegneri e ai meccanici, con l’obiettivo comune di migliorare la competitività della Desmosedici GP, ed auguro di cuore alla squadra i migliori successi per il futuro».

 Una Honda nel futuro

E adesso? Ad aspettare Stoner c’è la Honda, che lo vorrebbe come tester per la sua RC213V: Se l’australiano accettasse di tornare dove ha corso nel 2011 e 2012 prima di ritirarsi, la Casa di Tokyo ingrandirebbe il suo dream team che, nel box per il biennio 2019-2020, vedrà già il campione del mondo Marc Marquez e Jorge Lorenzo, anch’egli transfuga dalla Ducati. Un’arma che renderebbe la Honda ancora più forte di quanto è già adesso. 

Fonte: https://www.corriere.it/sport/... 

lunedì 5 novembre 2018

Giallo Messi, prima tolto e poi reinserito tra i convocati: Leo viaggia verso l'Inter. Champions League: DECISIONE IMMINENTE!

L'argentino spinge per esserci a San Siro: oggi il test decisivo ma Valverde resta cauto

Ieri l'asterisco vicino al suo nome. Stamani, molto presto, depennato addirittura dalla lista dei convocati. Poi, poco più tardi, ecco il colpo si scena ed eccolo riapparire tra gli eletti per il match contro l'Inter: Messi c'è e viaggia con la squadra a Milano. 

Giallo risolto? Sì, almeno in parte. L'argentino, ora è certo, sarà domani sera a San Siro ma l'ok definitivo dei medici (l'asterisco di domenica si riferiva proprio a quello) non è ancora arrivato: oggi il test decisivo per capire se il recupero dopo l'infortunio (rottura del radio) subito il 20 ottobre contro il Siviglia è definitivamente alle spalle.
Giallo Messi, prima tolto e poi reinserito tra i convocati: Leo viaggia verso l'Inter

Inizialmente la diagnosi era stata di 20 giorni, con il rientro in campo previsto per domenica prossima. In realtà Leo ha ripreso ad allenarsi con la squadra già settimana scorsa, bruciando le tappe: questo non significa che sia pronto per giocare dall'inizio (anche perché Valverde, vista la classifica del Barcellona nel girone di Champions, non vorrebbe prendersi inutili rischi) ma l'argentino sta spingendo per poter dare il suo contributo a San Siro, magari partendo dalla panchina.

Oggi comunque ne sapremo di più: facile infatti immaginare che la conferenza pre-partita del tecnico blaugrana avrà come tema centrale proprio la condizione del numero dieci argentino.